Lo studio, con primo autore Giacomo Siano, è stato condotto analizzando neuroni umani in coltura
Scoperto un nuovo e inatteso comportamento della proteina Tau contenuta nelle cellule neuronali, il cui funzionamento alterato provoca malattie come l' Alzheimer. Nel Laboratorio di biologia della Scuola Normale Superiore di Pisa, diretto da Antonino Cattaneo, il gruppo di ricerca coordinato da Cristina Di Primio ha dimostrato per la prima volta che la proteina Tau entra nel nucleo dei neuroni e regola l' espressione di geni coinvolti nella malattia. Lo studio, con primo autore Giacomo Siano, allievo perfezionando del dottorato di ricerca in Neuroscienze della Normale, è pubblicato sul 'Journal of Molecular Biology' ed è stato condotto analizzando neuroni umani in coltura. E' noto che la principale funzione di Tau è quella di favorire la comunicazione tra le cellule nervose.
Nel cervello malato questa proteina viene modificata e forma filamenti che si accumulano in grovigli, tossici per i neuroni. Finora si riteneva che il bersaglio dei trattamenti fosse da cercare nei meccanismi molecolari che causano la formazione dei grovigli. La scoperta della nuova questa funzione di Tau rivela che un nuovo bersaglio per lo sviluppo di strategie terapeutiche mirate contro la malattia di Alzheimer possa essere proprio l' accumulo di proteina Tau nel nucleo delle cellule. A questo risultato hanno partecipato allievi, assegnisti e ricercatori della Scuola Normale, oltre che una ricercatrice dell' Unità di istologia del Dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell' università di Pisa.
fonte: università Pisa
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